Conversazione con una triste signora blu (Live)

Felice di smentirti ancora, triste signora blu
Non è la vita ad ispirare le canzoni, come credi tu
Son le canzoni che costringono la vita ad essere com'è
E come non è
E allora mi dirai: "Perché si piange? Cosa si ricorda?"
Che i sentimenti, a questo punto, i sentimenti sono solo merda
E invece no, e invece no, guarda come ti posso far soffrire con una finzione
Senti qui che passione

Tu dove sarai
A disperare il volo degli anni miei
E ancora dove ti perderai
Da tutto questo amarti che viene a sera e muore

E poi, triste signora blu, tutte le storie nascono finite
Le ho già decise io, soltanto per averle immaginate
E vivere è qualche cosa come fingere di aver dimenticato
E ricordare

Tu mi lascerai
Perché io sto scrivendo ora che te ne andrai
E allora tu in quel momento
Ripeterai un dolore che già sto vivendo
E non c'è niente, non ci sarà mai niente
Che non sia stato prima nel cuore

C'è una discrepanza tra il sogno e la realtà, notevole
Però, vabbè, può anche succedere che qualche sogno non si avveri
Non è una tragedia, è un dolore
La vera tragedia, e credo che siamo tutti d'accordo, è quando
Abbiamo la stessa voglia, lo stesso amore, la stessa passione nello stesso medesimo tempo
Per un sogno e per una realtà che si escludono a vicenda
La tragedia è quando si mischiano, è quando non sappiamo più a che cosa dare ragione
E la felicità, invece, è poter abitare queste due stanze separatamente
E voler bene sia alla realtà che al sogno
Insieme, o divisi



Credits
Writer(s): Mauro Paoluzzi, Roberto Vecchioni
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