Disforia

Mentre mi sembra cada tutto a pezzi
Vedo attorno solo facce sorridenti
Nella mia testa tanti conviventi
Aspettano soltanto mi addormenti
Odio dormire odio restare sveglio
Perché vivo un incubo in entrambi casi
Shock, rifiuto, rabbia, resa, accettazione
Ho attraversato tutte queste fasi
Questo mondo è strano ti vogliono bene
Solo quando ormai sei morto
Altrimenti sempre tutti contro
Il mio sogno è un gran deserto attorno
Ti sta bene il trucco
Ma vedo la mano del ventriloquo sotto al vestito
Gli hai prestato il culo
Ma non sembra lui te l'abbia restituito
Non sono mai cambiato
È tutto quanto intorno che è cambiato
Sono sopravvissuto
Ma il problema resta quanto mi è costato
Potessi tornare indietro
Non ci tornerei non ho rimpianti
Perché adesso quando piango
Perdo dagli occhi gocce di diamanti.

Conservo le lacrime in un recipiente
Vorrei sentirmi meno solo invece niente
È assurdo perché in testa ho sempre gente
Il ricordo è una condanna come un precedente
Voglio soltanto un altro posto e un altro corpo
Un altro volto, lo stesso sguardo, ho sempre torto
Mai stato un bugiardo neanche un giorno

Solo quando parlo con qualcuno ricordo chi sono
Ma sono a mio agio solo quando resto solo
Vengo da un altro mondo ne ho solo un ricordo vago
Vorrei dimenticarmelo ma sento le onde radio.

Mi hanno reso pazzo, mi hanno reso folle
Io non sono io, non sono le mie storie
Non vengo dalla strada, vengo dalle stelle
Sapessi quante volte ho già cambiato pelle
Non ti bastano le palle, non ti basterà la testa
Se quando stai cadendo poi ti aggrappi a una certezza
Niente sempre niente, niente è quel che resta
Solamente questa triste consapevolezza
Pensare così forte mi da l'influenza e visto?
Rido nell'abisso, il vuoto il mio indirizzo
Tu resta lì a guardarmi camminare sopra un filo
Mi fa sentire l'ultimo in realtà rimasto vivo.



Credits
Writer(s): Alex Mussa, Blasco Pezzi
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