BAMBINA INDACO
Il giorno che t'ho vista mi sembrava un altro mondo
Avevo il sole in volto mentre tornavo dal fondo
Io non mi confondo quasi mai ma quel giorno
Il tuo passo era leggero
Lo sguardo così profondo
Come chi ha preso il male senza mai ridarlo indietro
Il tuo corpo lo inghiotte come fosse un buco nero
Ti scende nella pancia, ma sai come conviverci
È un covo di proiettili e coltelli come Limerick
La notte scacci i demoni come un acchiappasogni
Sei cresciuta con loro ed han finito per sorriderti
I tuoi occhi sono grandi abbastanza da nasconderli
Ma non abbastanza asciutti per ucciderli
Tu sei la differenza tra il vedere ed il guardare
Tra sentire ed ascoltare
Tra spedire e trasportare
Tu che cerchi conforto nell'uomo più contorto
Lo trovo in qualche modo, lo rincorro e lo riporto
Da te, qui, mentre siamo zitti e siamo fitti
Di pensieri veri e di doveri finti
Ad aspettare pazzi che ci passi
Come prassi
Come passi che abbiam fatto, tutti falsi
Levammo le maschere anche prima dei vestiti
Via dalle comparse, via dai nostri amici
Lasceremo tracce se vorranno conoscerci
Ma siamo così soli per esser così giovani
Il futuro che ci assorda
E sei impulsiva quanto bella
Se qualcuno ti ritocca
Mi porti le cicche in cella
Calmi al nostro posto con intorno il finimondo
Come dentro ad un ciclone, una canzone in sottofondo
Non sanno delle lacrime che hai messo su una lapide
Quel figlio di puttana che in pratica ti ha venduta
Tu devi ancora vivere perché in mezzo a ste vipere
Sei proprio come me, tu sei una sopravvissuta
Quando ti piangi addosso annaffi la tua forza
E manco te ne rendi conto
E poi disegni un volto
Che è triste lui per te
Sei una bambina indaco ed il sintomo è che fingono
Però ci soffri te
La sofferenza è ipocrita, forse rende distanti
Chi soffre per davvero non vede quella degli altri
Tu invece la vedi, la sveli, la guardi
Ed è un gioco di specchi dove aspetti che li spacchi
Su un'Audi o una corriera
Ti andrebbe bene uguale
Non è solo per questo che per me tu sei speciale
Ciò per cui sei diversa forse manco l'hai notato
La sola a non diventare tutto ciò che ha sempre odiato
Sei tra quelli che hanno dato anche troppo perdono
E adesso che lo perdono lo tengono per dono
Ma dedicarti barre non può essere immorale
Spogliati d'ipocondria, adesso sei immortale
E se mettere il cuore ti conduce alla pazzia
Sarà che l'anagramma di anima è mania
Sveglio da tre dì ma non mi confonderà
Che se ti vedo in 3D è grazie alla profondità
Cercano conformità, si, ma non gliela dare
Perché questi bastardi non sanno cosa vuol dire
Tu nella disgrazia seppellisci avidità
Tu che alla speranza preferisci verità
Ed è per questo che stai male e ti sei fatta qualche danno
Tu che parli tanto sperando che ti capiscano
Ma è quando stai in silenzio che lo fanno
Allora fai il contrario fintanto che non insistono
Il cuore io lo davo per disperso già da tanto
Me l'hai ritrovato e ridato senza cercarlo
Se ti verrò a mancare tu ricalcatelo in mente
Che una luce splende soprattutto in mezzo al niente
Avevo il sole in volto mentre tornavo dal fondo
Io non mi confondo quasi mai ma quel giorno
Il tuo passo era leggero
Lo sguardo così profondo
Come chi ha preso il male senza mai ridarlo indietro
Il tuo corpo lo inghiotte come fosse un buco nero
Ti scende nella pancia, ma sai come conviverci
È un covo di proiettili e coltelli come Limerick
La notte scacci i demoni come un acchiappasogni
Sei cresciuta con loro ed han finito per sorriderti
I tuoi occhi sono grandi abbastanza da nasconderli
Ma non abbastanza asciutti per ucciderli
Tu sei la differenza tra il vedere ed il guardare
Tra sentire ed ascoltare
Tra spedire e trasportare
Tu che cerchi conforto nell'uomo più contorto
Lo trovo in qualche modo, lo rincorro e lo riporto
Da te, qui, mentre siamo zitti e siamo fitti
Di pensieri veri e di doveri finti
Ad aspettare pazzi che ci passi
Come prassi
Come passi che abbiam fatto, tutti falsi
Levammo le maschere anche prima dei vestiti
Via dalle comparse, via dai nostri amici
Lasceremo tracce se vorranno conoscerci
Ma siamo così soli per esser così giovani
Il futuro che ci assorda
E sei impulsiva quanto bella
Se qualcuno ti ritocca
Mi porti le cicche in cella
Calmi al nostro posto con intorno il finimondo
Come dentro ad un ciclone, una canzone in sottofondo
Non sanno delle lacrime che hai messo su una lapide
Quel figlio di puttana che in pratica ti ha venduta
Tu devi ancora vivere perché in mezzo a ste vipere
Sei proprio come me, tu sei una sopravvissuta
Quando ti piangi addosso annaffi la tua forza
E manco te ne rendi conto
E poi disegni un volto
Che è triste lui per te
Sei una bambina indaco ed il sintomo è che fingono
Però ci soffri te
La sofferenza è ipocrita, forse rende distanti
Chi soffre per davvero non vede quella degli altri
Tu invece la vedi, la sveli, la guardi
Ed è un gioco di specchi dove aspetti che li spacchi
Su un'Audi o una corriera
Ti andrebbe bene uguale
Non è solo per questo che per me tu sei speciale
Ciò per cui sei diversa forse manco l'hai notato
La sola a non diventare tutto ciò che ha sempre odiato
Sei tra quelli che hanno dato anche troppo perdono
E adesso che lo perdono lo tengono per dono
Ma dedicarti barre non può essere immorale
Spogliati d'ipocondria, adesso sei immortale
E se mettere il cuore ti conduce alla pazzia
Sarà che l'anagramma di anima è mania
Sveglio da tre dì ma non mi confonderà
Che se ti vedo in 3D è grazie alla profondità
Cercano conformità, si, ma non gliela dare
Perché questi bastardi non sanno cosa vuol dire
Tu nella disgrazia seppellisci avidità
Tu che alla speranza preferisci verità
Ed è per questo che stai male e ti sei fatta qualche danno
Tu che parli tanto sperando che ti capiscano
Ma è quando stai in silenzio che lo fanno
Allora fai il contrario fintanto che non insistono
Il cuore io lo davo per disperso già da tanto
Me l'hai ritrovato e ridato senza cercarlo
Se ti verrò a mancare tu ricalcatelo in mente
Che una luce splende soprattutto in mezzo al niente
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