Cantare i numeri
Io ad un semaforo
corrompo un vigile voi
seduti dietro che
giocate a Spiderman
Io seduto a tavola
che conto i numeri
che si spintonano
su torte pallide
Splende il sole e ride
per chi ancora può vederlo
ma la lama già recide
batte giallo il becco il merlo
Qui, in questo tempo
delle mani piccoline
del cammino mio nel mezzo
del mio amore senza fine
Ma voi, voi lasciatemi qui
non c'è posto per me
nelle vostre vite
piene di colore e musica
Io vi ho amato e vi amerò
e questo è tutto quel che ho
fino al vespero in attesa
dietro l'atrio buio
Io innamorato ancora
in questo meriggiare
di quel mistero che
fa l'aria tremula
Voi innamorati persi
su un treno lucido
che corre liquido
tra sensi avidi
Qui, in questa casa
tra la selva e la marina
un pulviscolo nell'aria
e già il soffio si avvicina
Io incerto ponte
tra il possibile e il potuto
voi tra l'Ora e l'orizzonte
dardo svelto e risoluto
Ma voi non crediate che io
abbia quello che non ho
la parola lucida
che squadri il mondo e l'animo
Io altro fui, altro sarò
ed ogni giorno inciamperò
in questa coda lunga
treccia di paure e vanità
Se c'è distanza noi la colmeremo
ogni partenza al fine torneremo
Ma voi, voi lasciatemi qui
non c'è posto per me
nelle vostre vite
piene di colore e musica
Io vi ho amato e vi amerò
e questo è tutto quel che ho
fino al vespero in attesa
dietro l'atrio buio
Io ad un semaforo
concilio a un vigile
voi seduti dietro che
cantate i numeri
corrompo un vigile voi
seduti dietro che
giocate a Spiderman
Io seduto a tavola
che conto i numeri
che si spintonano
su torte pallide
Splende il sole e ride
per chi ancora può vederlo
ma la lama già recide
batte giallo il becco il merlo
Qui, in questo tempo
delle mani piccoline
del cammino mio nel mezzo
del mio amore senza fine
Ma voi, voi lasciatemi qui
non c'è posto per me
nelle vostre vite
piene di colore e musica
Io vi ho amato e vi amerò
e questo è tutto quel che ho
fino al vespero in attesa
dietro l'atrio buio
Io innamorato ancora
in questo meriggiare
di quel mistero che
fa l'aria tremula
Voi innamorati persi
su un treno lucido
che corre liquido
tra sensi avidi
Qui, in questa casa
tra la selva e la marina
un pulviscolo nell'aria
e già il soffio si avvicina
Io incerto ponte
tra il possibile e il potuto
voi tra l'Ora e l'orizzonte
dardo svelto e risoluto
Ma voi non crediate che io
abbia quello che non ho
la parola lucida
che squadri il mondo e l'animo
Io altro fui, altro sarò
ed ogni giorno inciamperò
in questa coda lunga
treccia di paure e vanità
Se c'è distanza noi la colmeremo
ogni partenza al fine torneremo
Ma voi, voi lasciatemi qui
non c'è posto per me
nelle vostre vite
piene di colore e musica
Io vi ho amato e vi amerò
e questo è tutto quel che ho
fino al vespero in attesa
dietro l'atrio buio
Io ad un semaforo
concilio a un vigile
voi seduti dietro che
cantate i numeri
Credits
Writer(s): Nicola Santi
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