Il cavaliere inesistente

Ritorna il cavaliere
alla rocca rapace
un dente scoperto
sulla roccia senza Dio
memorie di battaglie
strette dietro la visiera
sui merli della torre
uno stemma: è il mio!

Combatti da trent'anni
mio prode cavaliere
avanzi di tarocchi
di una sfera che non ho
memorie di cantine
nel terrore delle sere
quando amo dei colori
che a suo tempo perderò

Come è lungo il tempo
per le stelle nella notte
al servizio della luna
fra flotte di venti
ma come un breve lampo
l'uomo e la sua corte
opere e omissioni
che svaniscono nel blu

Fra ingiusto e la ragione
siede ora il cavaliere
la scelta della cotta
la via buona da seguire
Se è cadendo che s'impara
l'arte buona di cadere
è vivendo che s'impara
a non pensare più

Non pensare al nostro corpo
in un tempo lontano
ai peli della barba
le unghie della mano
quando alla mia rocca
sarò infine presente
nell'armatura vuota
di cavaliere inesistente
nell'armatura vuota
di cavaliere inesistente

È senza fine il Tempo
ma affilata la sua lama
al servizio di Fortuna
fra frotte di eventi
come un breve lampo
l'uomo e la sua dama
cometa e desiderio
che s'incendiano nel blu



Credits
Writer(s): Nicola Santi
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