Notte
Notte, che rubi
Il mantello al viandante
Che soffi sul fuoco
Di chi è senza legna
Notte di sempre
Di luci già spente
Di misere cose
Annerite dal tempo
Notte, che accetti
I ladri del giorno
Coprendo le tracce lasciate
Notte, che vivi il tuo ultimo sogno
Nel corpo degli altri
Perché
Parli piano
In modo strano
E cerchi il mio passato
E corri, corri senza sosta
Offrendo il corpo a chi ti paga
Senza storia, senza amore
Sei puttana, vecchia artista
Ti concedi a chiunque sia
Stronzo, ignavo, o comunista
Notte, che scrivi
Su fogli stellati
Le ignobili storie
Di chi è senza pace
Notte regale
Di regge e castelli
Di volti improntati
A sorrisi di troppo
Notte, che imprechi
Sui fiori del giorno
Costretta ad odiare i colori
Notte, che esulti se in fondo ai tuoi fiumi
Qualcuno si butta
Perché
Ridi forte
E l'eco antica
Agghiaccia il tempo e il cuore
E corri, corri senza scampo
Rubi i petali dal mare
A chi affonda, al pescatore
Sei una spia, vecchia amante
Di chi suona sempre il requiem
Prete, suddito, o regnante
Notte, che rubi
le fate ai ricordi
Scoprendo le streghe
Nascoste alla mente
Notte di falchi
Massoni e borghesi
Di schiavi redenti
Ma mai liberati
Notte di stelle
Più fitte dei rovi
Artigli di guerra perduta
Notte, che porti bestemmie nel vento
Fischiando alle porte
Perché
Covi il tempo
Da gallina, nel tuo utero nero
E corri, corri senza nome
Senza patria, senza lotta
Notte nera, ormai bigotta
Sei fascista, vecchia mia
Vivi pure con chi vuoi
C'è il domani... e così sia
Il mantello al viandante
Che soffi sul fuoco
Di chi è senza legna
Notte di sempre
Di luci già spente
Di misere cose
Annerite dal tempo
Notte, che accetti
I ladri del giorno
Coprendo le tracce lasciate
Notte, che vivi il tuo ultimo sogno
Nel corpo degli altri
Perché
Parli piano
In modo strano
E cerchi il mio passato
E corri, corri senza sosta
Offrendo il corpo a chi ti paga
Senza storia, senza amore
Sei puttana, vecchia artista
Ti concedi a chiunque sia
Stronzo, ignavo, o comunista
Notte, che scrivi
Su fogli stellati
Le ignobili storie
Di chi è senza pace
Notte regale
Di regge e castelli
Di volti improntati
A sorrisi di troppo
Notte, che imprechi
Sui fiori del giorno
Costretta ad odiare i colori
Notte, che esulti se in fondo ai tuoi fiumi
Qualcuno si butta
Perché
Ridi forte
E l'eco antica
Agghiaccia il tempo e il cuore
E corri, corri senza scampo
Rubi i petali dal mare
A chi affonda, al pescatore
Sei una spia, vecchia amante
Di chi suona sempre il requiem
Prete, suddito, o regnante
Notte, che rubi
le fate ai ricordi
Scoprendo le streghe
Nascoste alla mente
Notte di falchi
Massoni e borghesi
Di schiavi redenti
Ma mai liberati
Notte di stelle
Più fitte dei rovi
Artigli di guerra perduta
Notte, che porti bestemmie nel vento
Fischiando alle porte
Perché
Covi il tempo
Da gallina, nel tuo utero nero
E corri, corri senza nome
Senza patria, senza lotta
Notte nera, ormai bigotta
Sei fascista, vecchia mia
Vivi pure con chi vuoi
C'è il domani... e così sia
Credits
Writer(s): Giovanni De Vita
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