La voce della luna
C'è, nel fitto denso del continuo
nel chiarore degli innamorati
tra le sillabe di "destino"
nei presagi poi avverati
C'è, causa prima d'ogni altro effetto
senza guscio senza armature
senza un cuore d'uomo dentro il petto
e nemmeno il Dio delle Scritture
In questo nostro restare assieme
proprio quando non ci conviene
riuscire ancora a volerci bene
spendere amore, anche in catene
E c'è, subitaneamente andato
misteriosamente avuto
come un sogno raccontato
ad un bimbo
la vita brucia il minuto
Tutto quello che ci occorre
forse è proprio tutto qui
C'è, sotto le vene delle nostre mani
la vibrazione che non fa rumore
ma fa inseguire la lepre ai cani
sbocciare avide le spine e il fiore
C'è, tra le promesse di questo vento
Alla Luna di Leopardi
denigrato sempre troppo presto
conosciuto quando ormai è già tardi
In questo amare così imprudente
essendo un numero tra la gente
sentire di essere poco o niente
ma vivere, questo presente
E c'è, misteriosamente avuto
silenziosamente andato
quell'estate in cui hai veduto
il mondo
col suo cuore spalancato
E tutto quello che volevi
forse è sempre stato qui
Non lo puoi sapere
forse potrai intuire
se vorrai ascoltare
se saprai sentire
E c'è, subitaneamente andato
misteriosamente avuto
come un sogno raccontato
ad un bimbo
la vita come un minuto
Tutto quello che volevi
forse è ancora tutto qui
nel chiarore degli innamorati
tra le sillabe di "destino"
nei presagi poi avverati
C'è, causa prima d'ogni altro effetto
senza guscio senza armature
senza un cuore d'uomo dentro il petto
e nemmeno il Dio delle Scritture
In questo nostro restare assieme
proprio quando non ci conviene
riuscire ancora a volerci bene
spendere amore, anche in catene
E c'è, subitaneamente andato
misteriosamente avuto
come un sogno raccontato
ad un bimbo
la vita brucia il minuto
Tutto quello che ci occorre
forse è proprio tutto qui
C'è, sotto le vene delle nostre mani
la vibrazione che non fa rumore
ma fa inseguire la lepre ai cani
sbocciare avide le spine e il fiore
C'è, tra le promesse di questo vento
Alla Luna di Leopardi
denigrato sempre troppo presto
conosciuto quando ormai è già tardi
In questo amare così imprudente
essendo un numero tra la gente
sentire di essere poco o niente
ma vivere, questo presente
E c'è, misteriosamente avuto
silenziosamente andato
quell'estate in cui hai veduto
il mondo
col suo cuore spalancato
E tutto quello che volevi
forse è sempre stato qui
Non lo puoi sapere
forse potrai intuire
se vorrai ascoltare
se saprai sentire
E c'è, subitaneamente andato
misteriosamente avuto
come un sogno raccontato
ad un bimbo
la vita come un minuto
Tutto quello che volevi
forse è ancora tutto qui
Credits
Writer(s): Marco Rinalduzzi, Massimo Calabrese, Marco D'angelo, Franco Marino
Lyrics powered by www.musixmatch.com
Link
© 2024 All rights reserved. Rockol.com S.r.l. Website image policy
Rockol
- Rockol only uses images and photos made available for promotional purposes (“for press use”) by record companies, artist managements and p.r. agencies.
- Said images are used to exert a right to report and a finality of the criticism, in a degraded mode compliant to copyright laws, and exclusively inclosed in our own informative content.
- Only non-exclusive images addressed to newspaper use and, in general, copyright-free are accepted.
- Live photos are published when licensed by photographers whose copyright is quoted.
- Rockol is available to pay the right holder a fair fee should a published image’s author be unknown at the time of publishing.
Feedback
Please immediately report the presence of images possibly not compliant with the above cases so as to quickly verify an improper use: where confirmed, we would immediately proceed to their removal.