Le briciole di Hänsel
Andiamo, andiamo, andiamo
nella notti prepotenti
oltre il campo dei mirtilli
cavalieri inesistenti2
Vidi, brucia la tua vigna
e il vino non invecchierà
chiudi i sogni e la bottiglia
questa Ora è verità
Qui quel sogno ormai perduto
o il cavallo stramazzato
l'occasione spesa muto
il pianto rivolo strozzato
Non chiederti nemmeno
perché sia successo a te
non aggiungere veleno
cerchi un senso che non c'è
Andiamo, andiamo, andiamo!
Risoluti ed incoscienti
sulla linea della mano
in equilibrio sopra il niente
Quando il senso dalle cose
sembra perdersi d'un fiato
non c'è...
Nessun uomo mai una donna
può sapere quando l'Ora
del cordoglio la colonna
spezzerà senza vergogna
Cede il passo la tua storia
ritenuta a torto salda
si confonde la memoria
e ti dimentichi dell'alba
La voce di tua madre
i profumi di cucina
il cerchio e la lavagna
la montagna la marina
la chitarra e le canzoni che sapevano il perché
in cui dividesti il cuore
per non perdere
perdere te6
Via dall'acerba sepoltura
verso l'era che fu tolta
non importa la paura
e credi, io ne ho avuta molta
Rimandiamo l'epitaffio
ad altre rive ad altra Ora
scordiamoci di Saffo8
e ad Oriente la tua prora
Andiamo "E te cammina!"
consapevoli e dolenti
calca i passi bene in fila
nel vociare degli eventi
Tra la selva e la marina
c'è una casa di campagna
oltre il vetro di cucina
senti, il rodere dell'alba...
nella notti prepotenti
oltre il campo dei mirtilli
cavalieri inesistenti2
Vidi, brucia la tua vigna
e il vino non invecchierà
chiudi i sogni e la bottiglia
questa Ora è verità
Qui quel sogno ormai perduto
o il cavallo stramazzato
l'occasione spesa muto
il pianto rivolo strozzato
Non chiederti nemmeno
perché sia successo a te
non aggiungere veleno
cerchi un senso che non c'è
Andiamo, andiamo, andiamo!
Risoluti ed incoscienti
sulla linea della mano
in equilibrio sopra il niente
Quando il senso dalle cose
sembra perdersi d'un fiato
non c'è...
Nessun uomo mai una donna
può sapere quando l'Ora
del cordoglio la colonna
spezzerà senza vergogna
Cede il passo la tua storia
ritenuta a torto salda
si confonde la memoria
e ti dimentichi dell'alba
La voce di tua madre
i profumi di cucina
il cerchio e la lavagna
la montagna la marina
la chitarra e le canzoni che sapevano il perché
in cui dividesti il cuore
per non perdere
perdere te6
Via dall'acerba sepoltura
verso l'era che fu tolta
non importa la paura
e credi, io ne ho avuta molta
Rimandiamo l'epitaffio
ad altre rive ad altra Ora
scordiamoci di Saffo8
e ad Oriente la tua prora
Andiamo "E te cammina!"
consapevoli e dolenti
calca i passi bene in fila
nel vociare degli eventi
Tra la selva e la marina
c'è una casa di campagna
oltre il vetro di cucina
senti, il rodere dell'alba...
Credits
Writer(s): Nicola Santi
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