Φησὶ γὰρ ό κατήγορος οὐ δικαίως

Φησὶ γὰρ ό κατήγορος οὐ δικαίως
Mε λαμβάνειν τὸ παρὰ τῇς πόλεως
Ἀργύριον

Su un'altra versione mi incateno, bro
Φησὶ γὰρ ό κατήγορος
Sulla prima riga 'Φησὶ γὰρ' così va
Φησὶ - terza persona singolare attiva
Da Φημί, poi vado più lontano
Λαμβάνειν - infinito presente di λαμβάνω
La principale, ci metto poco per trovarla
Il verbo Φησὶ, in greco varia
Poi una secondaria, si capiva
Di tipo infinitivo, è un infinitiva
Tra i verbi rimane in coda
Λαμβάνειν, cosa
Significa, nel testo in prosa?
Γὰρ - infatti, faccio da traduttore
Ó κατήγορος - cioè l'accusatore
Φησὶ - afferma, dice che; poi un'infinitiva
Il cui soggetto è 'με', - che io' quindi qui va
Λαμβάνειν - ricavo
Non giustamente - οὐ δικαίως
In questo caso
Il denaro - τὸ παρὰ τῇς πόλεως
Accennavo, lo imparate, troverò
Tra l'articolo τὸ ed ἀργύριον
Condivido il sostantivo, lo
Individuo in luogo attributivo, bro
Il sussidio, l'hai capito, no?
Da parte dello stato
Vuole semplicemente che gli venga dato
E che gli sia di buon augurio l'ἀργύριον
Lo vogliono tutti mica solo alcuni, oh

Lisia per l'invalido, che chiede con passione
La sua pensione
È l'orazione di Lisia
Un'altra traduzione condivisa
Lisia per l'invalido che chiede il suo denaro
Con disperazione
È l'orazione di Lisia
Un'altra traduzione condivisa

Analizzi le parole ciascuna, sai
Come primo verbo qua c'hai δύνασθαι
L'infinito presente del verbo
Δύναμαι, cioè 'potere' dopo averlo
Tradotto passo a εἶναι, l'infinito presente
Di essere, l'ho chiarito, evidente
Διδoμένου, che mi viene dato
Participio sostantivato, l'articolo di lato
Lo conferma 'τoῦ', questo è un participio
Poi ζῇν, è un verbo all'infinito
L'ultimo che io lo individuo, me lo
Annoto nel periodo, dopo διδoμένου
Zῇν è il presente di ζῶ, lo
Traduco, sulla riga realizzavo, no?
Mi sposto sull'analisi sintattica
Riconosco degli infiniti, infatti qua
Δύνασθαι, a prima vista, sai ci sono
Εἶναι ed ὲπίστασθαι, lo so bro
Poi su cosa ci si sposterà
Si riconosce qua anche ὥστε, che ha
La funzione di tipo consecutivo
Prima c'è un participio, forse qui scrivo
Φησὶ ό κατήγορος, te lo spiego bro
Qui lo ripeto, ho
Gli infiniti che da esso dipendono
Vuole la pensione come lo stipendio, no?
La prima frase ce lo inoltra quindi per la
Seconda volta l'accusatore lo afferma

Lisia per l'invalido, che chiede con passione
La sua pensione
È l'orazione di Lisia
Un'altra traduzione condivisa
Lisia per l'invalido che chiede il suo denaro
Con disperazione
È l'orazione di Lisia
Un'altra traduzione condivisa

Ma ora cosa dice questa persona qui?
Traduco: δύνασθαι τῷ σώματι
'Che io posso nel corpo', cioè 'sono sano'
Alla traduzione mi interessavo
τῷ σώματι: dativo di limitazione
Persona in stato di invalidità, non è
Come gli altri, oùκ εἶναι, a cosa lo accomuno
Non sono, sottinteso invece è 'uno'
I termini riesco a ricavarli, bro
L'orazione infatti è per l'invalido
Colui che è impossibilitato
A camminare, ad imporsi è limitato
Che ha un handicap, lo comprendi, qua
Un limite di tipo fisico, si pentirà
Poi in lista c'hai 'ὲπίστασθαι' - conosco, nel senso
Proprio di 'sono esperto', curo l'aspetto
Di parole greche, poi altre
Una 'τέχνην τoιαύτην'
C'ho 'ὥστε' un'arte e 'καὶ' anche'
'Ζῇν' vivere, lo si scrive nel
Testo, parole significative del
Greco antico, poi c'è 'ὥστε': 'tale da'
Qui c'è una persona invalida
Ἄνευ - senza, è una preposizione
Che vuole il genitivo, dopo si pone
τoῦ διδoμένου, questo sottinteso
Denaro, dall'invalido tanto atteso
'Διδoμένου' aka 'che mi viene dato'
L'invalido cioè 'τῶν ἀδυνάτων'

Ho voluto fare una sintesi
Di quelli che sono i diritti
Le agevolazioni ed i sussidi
Per gli invalidi civili



Credits
Writer(s): Stefan Badaluta
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